75-87. 764-939 e EAA, II Suppl. Buona parte di questo fu realizzato nel corso della celebre censura retta congiuntamente da Vespasiano e Tito nel 73; a queste operazioni è ispirata con tutta probabilità l’ammirata descrizione dell’estensione fisica di R. che leggiamo in Plinio (Nat. Se piazza e portici costituiscono infatti un temenos nella tradizione dei grandi quadriportici repubblicani, il tempio frontale con podio senza gradinata sul lato di fondo del complesso (e non più in posizione centrale) rappresenta la vera novità e servì da modello per gli altri Fori Imperiali e per numerosissime realizzazioni nelle province. Tucci, Dov’erano il tempio di Nettuno e la nave di Enea?, in BCom, 98 (1997), pp. Studi in memoria di Ettore Lepore, I, Napoli 1995, pp. f. -gie). H.P. Edificato probabilmente su terreno privato, ma con chiaro riferimento ai sepolcri pubblici degli eroi della Repubblica che occupavano il Campo Marzio, aveva il suo ingresso non sulla via Flaminia ma proprio sul campus: quella parte della pianura libera da edifici e destinata alle esercitazioni militari. La logica che presiede alla scelta dei monumenti menzionati nelle Res Gestae è, a prima vista, piuttosto semplice e chiara. Statut, public et destination, tradition. Le mot et la chose, in Ocnus, 9-10 (2001-2002), pp. Suburra : visite d’un quartier de la Rome Antique entre passé et présent le 19 Mars à 10h00. Difficile è stabilire il percorso della linea pomeriale nel Campo Marzio, dove pure sono attestati cippi. Il principale monumento trionfale di Vespasiano è in ogni caso il tempio della Pace che, distaccandosi esplicitamente dai fori di Cesare e Augusto, si ispira piuttosto ai quadriportici repubblicani e augustei; pienamente augustea è anche l’ispirazione religiosa che richiama le vittorie sui nemici esterni e la pacificazione interna. Direct from Private Sellers & Agents 693-746. ), Roma medio-repubblicana, Roma 1973. M. Pallottino, Origini e storia primitiva di Roma. 191-217. La riflessione sulla posizione infelice della città nasce sul Palatino, ma il riferimento è soprattutto alla presenza di aree paludose, sottolineata spesso nelle fonti letterarie (ad es., Plut., Rom., 5, 4; 18, 3; Liv., I, 12, 10) e che sembra avvalorata anche da recenti studi sulla morfologia originaria dell’area centrale. 7- 24. Nel Lazio 1698 i contagi di oggi. L’Italie préromaine et la Rome républicaine, II, Rome 1976, pp. Con l’inizio dell’età del Ferro si hanno le prime testimonianze concrete dell’abitato del Palatino (Cermalo: nella fase IIA materiale sporadico e una sepoltura adulta maschile dall’area della Casa di Livia). H.P. Il monumento prende a modello, nelle forme e nello sviluppo architettonico, il precedente arco dell’altro liberatore di R., Settimio Severo. F. Coarelli, Il sepolcro degli Scipioni, in DdA, 6 (1972), pp. Altre porticus furono realizzate nel 179 a.C. (censori M. Fulvio Nobiliore e M. Emilio Lepido), anch’esse, sembra, in relazione con i percorsi tra vecchio e nuovo porto tiberino. Per quanto dominato da personalità diverse e complesse, il periodo da Tiberio a Nerone, importantissimo per la storia urbana, rivela nella politica urbanistica diversi e non secondari elementi di continuità. E. La Rocca, L’arco di Germanico “in Circo Flaminio”, in BCom, 95 (1993), pp. ), Roma repubblicana tra il 589 e il 270 a.C., Roma 1982. Latium, ancient area in west-central Italy, originally limited to the territory around the Alban Hills, but extending by about 500 bc south of the Tiber River as far as the promontory of Mount Circeo.It was bounded on the northwest by Etruria, on the southeast by Campania, on the east by Samnium, and on the northeast by the territory of the Sabini, Aequi, and Marsi. Nei decenni che seguono la metà del IV secolo è ancora nella piazza del Foro che si concentra uno sforzo edilizio notevole ed è possibile cogliere i segnali di importanti novità. Les deux constructions latérales, le Palais des Conservateurs et le Palais Neuf, abritent les Musées du Capitole avec une collection d’œuvres décrivant l’évolution artistique et culturelle de la ville. La storia di queste enormi proprietà, soprattutto i grandi horti che facevano corona alla città, di volta in volta brutalmente acquisiti negli anni convulsi del secondo triumvirato dalle fazioni emergenti e gradualmente inglobati nel patrimonio imperiale, consente di seguire la crescita urbanistica di R. imperiale, una città totalmente trasformata anche nel suo centro monumentale dalla grande attività edilizia augustea. Ancient Rome - Ancient Rome - The Latin League: Although the Latins dwelled in politically independent towns, their common language and culture produced cooperation in religion, law, and warfare. 49-69. Chiarito il problema testuale, la questione si è spostata sull’origine dell’Atrium Regium, se sia da considerare un edificio risalente a età arcaica o se l’appellativo “regale” non sia piuttosto da far risalire a qualche caratteristica (legata a qualche evento specifico collegato piuttosto alla regalità ellenistica) dell’atrium, o – è ipotesi recente – se vi fosse un legame anche funzionale con le sale di rappresentanza dei basileia ellenistici. 419- 735. Tra questi fondamentale era quell’asse est-ovest, dall’Appennino centrale alla costa, compreso in età storica dalla via Salaria fino a R. e dalla via Campana (da campus Salinarum), dal Ponte Sublicio alle saline ostiensi alla foce del Tevere. Saggio di archeologia geografica, Roma 1988. Fuori dal pomerio, continua sull’Aventino la tradizione che voleva vi trovassero posto le divinità straniere, mentre le aree dove si concentrano le fondazioni templari sono immediatamente all’esterno di importanti porte urbane, specialmente Porta Capena e Porta Collina. 56-105. it. La riorganizzazione amministrativa, gestita in modo graduale a partire dal 13/2 a.C. e conclusa nel 7/6 a.C., portava nuove magistrature e nuovi strumenti legislativi a operare su una città che nel frattempo si era accresciuta al di là delle vecchie mura repubblicane. 286-304. Regiones quattuordecim (topografia), in LTUR IV, Roma 1999, pp. Il piccolo insediamento capitolino è la testimonianza più antica, strutturata e meglio nota (come estensione di scavo) di abitato sul suolo romano ed è evidente come queste scoperte possano mutare la prospettiva di altre evidenze già note. Il nesso tra teatro e tempio, diffuso già nel mondo centro-italico, viene così attestato anche a R., anche se il teatro, come nel caso del tempio di Apollo con i relativi ludi Apollinares, rimarrà una struttura provvisoria fino alla tarda Repubblica. 89-109. T.P. Aujourd’hui ce lieu a été transformé en un endroit très particulier, puisqu' il abrite un Musée avec une collection de sculptures exceptionnelle. 123-38. Mackay, Sulla and the Monuments. I dati letterari oggettivi, privi o separabili da interpretazioni posteriori, sono, come si è accennato, scarsissimi e di difficile interpretazione. R. Santangeli Valenzani, La politica urbanistica tra i tetrarchi e Costantino, in E. La Rocca - S. Ensoli (edd. L’immagine di Giove, che Plinio (Nat. Un’ipotesi di collocazione di alcuni frammenti della pianta marmorea severiana porterebbe a ricostruire ingenti lavori anche nell’area di fronte al Septizodium, verso il Celio. Entro il sistema di alture convergenti dove si sviluppò la città erano ampie aree depresse soggette a variazioni secondo lo stato di piena del fiume: oltre alla pianura del Campo Marzio, extraurbana ancora in età storica, queste caratteristiche riguardano il Velabro, la Vallis Murcia e soprattutto la valle dove si formò il Foro Romano. Th. Alle spalle della basilica, in corrispondenza del lato settentrionale del complesso, è il cortile della colonna, dove si affacciano due ambienti, tradizionalmente identificati con le biblioteche, greca e latina. D. Palombi, s.v. Kaiser Augustus und die verlorene Republik. 287-97. Piazza Sempione 15, 00141 Rome Latium Italien Quartiere XVI Monte Sacro, Nomentano - San Lorenzo, Roma, Città Metropolitana di Roma 387-409. Espace urbain et histoire. Allo scorcio del III secolo la città capitale dell’Impero ha nuovamente bisogno di mura. Da altri esempi noti appare evidente come non vi fosse in età repubblicana una tipologia definita: si tratta generalmente di aule a pianta rettangolare con una navata centrale più ampia e sopraelevata rispetto alle navate laterali. Coordinate. Maisons, palais, villas et tombeaux, Paris 1996-2001. 288-305. A. Nordh, Libellus de regionibus urbis Romae, Lund 1949. A partir du 1er février 2021. M.J. Strazzulla, Il principato di Apollo. Local time in Rome is now 10:31 AM (Monday). A.J. J.C. - IIIe siècle ap. 48- 74. Le basi del nuovo emporio furono gettate nel corso della celebre edilità di M. Emilio Lepido e M. Emilio Paolo, nel 193 a.C., quando fu realizzato un portico fuori Porta Trigemina (Liv., XXXV, 10, 12): si tratta della Porticus Aemilia, completata dai censori del 174 (Q. Fulvio Flacco e A. Postumio Albino), essi pure impegnati nello sviluppo del nuovo porto tiberino. 251-78. L’opera principale di Massenzio è tuttavia extraurbana, il grandioso complesso sulla via Appia, dove fu edificato un ampio settore residenziale dominato da un’aula basilicale riccamente decorata con crustae e pavimenti marmorei, il circo e, soprattutto, il grande mausoleo dinastico (che ospitò il figlio Romolo, morto nel 309) affacciato sulla via Appia. Sul lato di fondo, elevata sul podio è la base per la statua della Vittoria, collocata nella Curia da Augusto, la stessa immagine che nel IV secolo diverrà il simbolo della R. pagana nella contesa tra Simmaco e Ambrogio. G. Colonna, Winckelmann, i vasi “etruschi” dall’Aventino e il tempio di Diana, in PP, 277 (1994), pp. Shipley, Agrippa’s Building Activities in Rome, St. Louis 1933. Derrière le Corso Vittorio Emanuele II, se situe le Palais de la Chancellerie et la Chiesa Nuova (Eglise Neuve), Santa Maria in Varicella, qui laisse les visiteurs ébahis face à sa somptuosité et à la richesse de ses espaces intérieurs. All’architetto di Catulo risale anche l’edificio noto come Tabularium, una delle più impressionanti realizzazioni del tempo, che elimina le irregolarità del colle e forma sul Foro una quinta scenografica di grande impatto: oltre 70 m di ingombro, a più ordini di arcate, con passaggi interni coperti a volta. Hülsen, Das Pomerium Roms in der Kaiserzeit, in Hermes, 22 (1887), pp. Un documento unico sull’importanza e sul significato politico e dinastico di un monumento ufficiale come l’arco onorario è offerto dalla tabula Siarensis che, con la tabula Hebana, conserva il senatoconsulto relativo alle onoranze postume a Germanico. Si è tentato di comprenderne la posizione in rapporto col voto pronunciato o con la natura dei luoghi (un sito ricco di acque poteva accogliere divinità di quell’elemento: templi di Feronia e di Giuturna a largo Argentina), o come frutto di ostentazione gentilizia, sia nel senso di continuità nei trionfi (Lutazio Catulo nel 101 a.C. innalza il tempio di Fortuna huiusce diei vicino al tempio eretto a Giuturna da un antenato omonimo un secolo e mezzo prima), sia di una particolare ritualità (il tempio di Bellona, divinità sabina della gens di Appio Claudio Cieco, viene da lui eretto in relazione con l’antichissima tomba della sua famiglia). a.C. si può cogliere con certezza il segno di una struttura urbana, secondo il modello della polis imposto in Occidente dalla colonizzazione greca. A. Carandini et al., Palatium e sacra via, I. Prima delle mura, l’età delle mura e l’età delle case arcaiche, Roma 2000. P.H. Alla tarda età del Bronzo (fase laziale I: per le diverse proposte cronologiche v. tabella) risalgono le sepolture nell’area del Foro Romano (Arco di Augusto), alle quali vanno aggiunte due nuove tombe dagli scavi recenti nel Foro di Cesare (fase laziale I-IIA). 35-46. Jahrhundert n.Chr. Si è osservato che proprio in questo periodo e in questi cantieri ha avuto inizio quella “rivoluzione strutturale” che porterà nei decenni successivi allo sviluppo di un’architettura di forme articolatissime e di dimensioni grandiose. XVII Giornate filologiche genovesi (Genova, 20-21 febbraio 1989), Genova 1990, pp. 311- 49. 615-26. Rome is located in the central area of the Italian Peninsula on the west coast. Hur kommer det sig att en svensk drottning från Sverige blev så vikt... ig att hon fick ett eget gravmonument i Peterskyrkan? Romolo, Remo e la fondazione della città, Roma 2000, pp. a.C. della data di fondazione della città, con diverse proposte cronologiche (748/7: Fabio Pittore; 729/8: Cincio Alimento; 752/1: Polibio; è invece più alta, in sincronia con la fondazione di Cartagine, la data di Timeo: 814) tra le quali prevalse, a partire dalla tarda Repubblica, la data varroniana: 754/3. 11- 41. ), Flavian Rome. Proprietario degli Horti Luculliani era in questo periodo D. Valerio Asiatico (Tac., Ann., XI, 1) e non è improbabile che allo stesso ambizioso homo novus vada attribuita anche la responsabilità dei lavori nel Campo Marzio, secondo quella tradizione a operare insieme su suolo pubblico e privato che Agrippa aveva inaugurato. S. Settis et al., La Colonna Traiana, Torino 1988. In tutto il centro monumentale il principe si era trovato a ereditare i programmi edilizi di Cesare (Suet., Iul., 44, 1-2): nel complesso Foro e Curia Iulia, nel lato del Campidoglio verso il Circo Flaminio (qui è stato localizzato il progetto grandioso del teatro in muratura, di cui quello di Marcello fu il più contenuto risultato), nello stesso Campo Marzio (complesso dei Saepta, grandioso tempio di Marte). H. Finsen, La résidence de Domitien, Copenhagen 1969. L’Adrianeo fu realizzato nella parte centrale del Campo, in relazione probabilmente con gli edifici eretti in onore di Matidia e Marciana. 179-238, 516). D’ici, en traversant le Corso Vittorio, on arrive à Campo dé Fiori avec, au centre la Statue de Giordano Bruno, qui fut exécuté sur la place. La principale innovazione consiste nel privilegiare l’asse longitudinale, spostando l’ingresso della basilica sul lato corto orientale a cui fa riscontro un’abside sul lato opposto: più tardi il progetto originario sarà modificato e, con un ingresso sul lato della Via Sacra e un’abside sul lato lungo opposto, sarà ripristinato l’antico schema basilicale. Una metropoli antica, Roma 2000, pp. Le incursioni di Alamanni oltre le Alpi sotto Gallieno avevano mostrato quanto la metropoli, priva di difese, fosse facilmente raggiungibile. E. La Rocca, La nuova immagine dei Fori Imperiali, in RM, 108 (2001), pp. lire la suite. 153-80. Rich, Augustus’ Parthian Honours, the Temple of Mars Ultor and the Arch in the Forum Romanum, in BSR, 66 (1998), pp. La presenza di paludi, un elemento non infrequente negli insediamenti più antichi, ma che già era considerato estraneo alla civiltà urbana, costituisce per un altro verso un aspetto non secondario nel dibattito sulla dinamica della formazione della città, sviluppatosi su base archeologica a partire dagli anni Sessanta del Novecento e dominato dalle figure di E. Gjerstad e H. Müller- Karpe. La Casa di Augusto sul Palatino, nonostante i vantaggi indubbi della posizione e della vicinanza con il nuovo tempio di Apollo e con le memorie più antiche del colle, rimaneva un edificio di dimensioni contenute (anche aggiungendo al complesso la cd. Il dibattito si svolge tuttora intorno alle due opposte ricostruzioni dei due studiosi (v. Il mondo dell’archeologia, I, p. 799 ss. Der Bau und seine Inschriften, München 1994. 193-208. La sua ingente attività edilizia a R. testimonia la rottura con la politica tetrarchica, in primo luogo nei simboli. Nella dedica, Diocleziano e Massimiano citano in maniera esplicita la dedica famosissima della Colonna Traiana (coemptis aedificiis pro tanti operis magnitudine omni cultu perfectas Romanis suis dedicaverunt: CIL VI, 1130). T.J. Cornell, Aeneas and the Twins: the Development of the Roman Foundation Legend, in ProcCambrPhilSoc, 21 (1975), pp. This magnificent birthplace of fine arts also offers historic residences, elegant 18th century palaces, hidden villas in the centre of the city, small Renaissance homes and sumptuous properties overlooking the lakes. È da considerare ancora la possibilità che Caligola avesse occupato in modo indebito anche spazi pubblici, nel Campo Marzio: degli ingenti lavori interrotti dalla sua morte, che prevedevano lo smantellamento (forse una deviazione) dell’acquedotto Vergine, abbiamo la testimonianza fornita dalla straordinaria iscrizione claudiana dell’arco del Nazareno (CIL VI, 1252: arcus ductus aquae Virginis disturbatos per C. Caesarem / a fundamentis novos fecit ac restituit) che sancisce la restituzione all’uso pubblico dell’acquedotto Vergine. La questione del formarsi di tale tradizione è problema storiografico più che archeologico: con elementi antichissimi e numerose varianti, fu elaborata nella forma definitiva tra IV e III sec. ROMA I CARATTERI NATURALI E LE FASI PIÙ ANTICHE Che il fato di L'Italia romana delle Regiones. Nonostante l’importanza, e il futuro di queste opere, non è l’acquedotto l’elemento principale dell’edilizia pubblica di questo periodo, ma il tempio. A proximité se situe l’Arc de Constantin, le plus grand et mieux conservé de Rome ainsi qu'un incroyable exemple de sculpture romaine. Roman and Gauls in Republican Italy, Oxford 2001, pp. Il complesso includeva edifici sacri, portici, ninfei, impianti termali e soprattutto la decorazione statuaria (raccolta evidentemente nel corso del tempo) che formò la parte principale della collezione Ludovisi. a.C. furono votati e dedicati circa venti templi, edificati spesso, ma non solo, in relazione alle conquiste militari. à la fin des Antonins, in Pallas, 55 (2001), pp. 363- 78. Il quadriportico dietro la scena, a forma di piazza (180 x 135 m), terminava, all’estremità opposta al teatro, con una grande esedra che ospitava la Curia Pompeia. 129-48. La lista dei 30 populi Albenses – ma è discusso se Albenses indichi o meno una designazione generale – restituisce una testimonianza preziosa sulla cultura laziale ed è probabile che comprenda anche toponimi, e forse anche etnici, che in età storica designeranno singoli settori di R. Se l’affidabilità generale del documento non è oggi più in discussione, sull’interpretazione dei singoli lemmi la critica moderna è forse troppo ottimista, non solo per la scarsa intelligibilità del rito delle feriae Latinae già in antico (Cic., Planc., 9, 26), ma anche per le deformazioni avvenute nel corso della trasmissione del testo (un confronto tra la lista delle popolazioni nel trofeo di La Tourbie come compare in Plinio – Nat. a.C., piccoli monumenti carichi di valenze simboliche che continueranno a essere elementi importanti della piazza del Foro anche quando il comitium avrà perduto ogni funzione: la statua di Marsia e la Ficus Ruminalis scandiscono ancora il paesaggio del Foro nei Plutei Traianei; la lupa con i gemelli dedicata nel 296 a.C. dai due edili Cn. Il grande incendio del 64 fu la premessa necessaria perché l’imperatore potesse usare interi quartieri danneggiati dal fuoco per costruire in loro vece il proprio palazzo. d.C., Roma 2002. La realizzazione degli eventi, affidata ad Associazione Latium Vetus vedrà la collaborazione straordinaria della Pro Loco di Ardea, della Pro Loco di Tor San Lorenzo ed del centro di cultura “domus Danae”! Jones: una metropoli immensa e popolosa, con privilegi onerosissimi, il cui ruolo effettivo di capitale era ormai perduto. I Principi e il mondo, Torino 1991, pp. J.-M. Pailler - R. Sablayrolles, Damnatio memoriae: une vraie perpétuité, in Les années Domitien. 36-100 (Revixit ars. Ch. La Regina, Apollodoro di Damasco e le origini del Barocco, in Adriano. Da qui il popolo romano, ma soprattutto i giovani che nel campo si esercitavano, potevano leggere sulle tavole bronzee di fronte all’ingresso del sepolcro (indagini recenti hanno messo in luce le basi dei pilastri) la versione originale delle Res Gestae, a noi nota attraverso copie soprattutto dalle province asiatiche. G. Traina, Sale e saline nel Mediterraneo antico, in PP, 266 (1992), pp. Sono stati scoperti, alla sommità, interventi considerevoli di sistemazione del profilo del colle, per i quali è presumibile anche uno scopo difensivo (in corrispondenza della sella di collegamento con l’Arce), inquadrabili nel Bronzo Recente. C. Cecamore, Palatium. Oltre a notizie desumibili da festività con origini antichissime (Lupercalia, rito dell’October equus, cerimonia degli Argei), di importanza fondamentale è la lista pliniana (Nat. 7-16. La costruzione monumentale era condizionata dalle preesistenze e dallo stretto spazio a disposizione; veramente notevoli sono le soluzioni adottate per dilatare gli spazi laterali; tra queste la curvatura dei lati corti e soprattutto l’uso del colonnato applicato a brevissima distanza dal muro perimetrale, che dava l’animazione di un portico senza prendere eccessivo spazio. Check out these resources for locals and travelers with upcoming trips. L’aspetto generale del monumento oggi spogliato da tutti gli elementi di rivestimento è con tutta probabilità restituito da una serie di monete coniate in occasione della morte di Romolo. E. Tortorici, L’attività edilizia di Agrippa a Roma, in Il bimillenario di Agrippa. A. Giovannini, Le sal et la fortune de Rome, in Athenaeum, 63 (1985), pp. The property is distributed over 4 floors connected by a comfortable lift and an internal staircase. ), Roma imperiale. The Latins (Latin: Latini), sometimes known as the Latians, were an Italic tribe which included the early inhabitants of the city of Rome.From about 1000 BC, the Latins inhabited the small region known to the Romans as Old Latium (in Latin Latium vetus), that is, the area between the river Tiber and the promontory of Mount Circeo 100 km (62 mi) southeast of Rome. All’interno del fornice centrale, sull’attico e nei tondi posti sopra il fregio costantiniano, la figura di Costantino si sovrappone alle immagini, provenienti da tre distinti cicli monumentali più antichi, dei buoni imperatori del passato: Traiano, Adriano e Marco Aurelio.